Le opinioni degli altri quanto valgono? E i luoghi comuni? Scopriamolo insieme in questo aneddoto, restando però sempre aperte verso nuovi scenari. Possibili e non,
Care Mammellas, oggi vi voglio raccontare un aneddoto che parla da solo e riguarda la richiesta di impegnative al mio medico curante per poter procedere alle prime analisi di routine.
Come di consueto, mi vesto alla rinfusa per uscire in tempo, prima che chiudano gli uffici e subito dopo aver concluso il mio lavoro in smartworking – questa è davvero la nota positiva, lo smartworking e soprattutto in queste condizioni.
Comunque, ce la faccio e questo è l’importante: arrivo e trovo solo una signora nella sala d’aspetto oltre alla segretaria della mia dottoressa, che mi incita a chiederle di cosa ho bisogno soprattutto per le impegnative perché potrà occuparsene lei direttamente facendomi risparmiare tempo. Ecco, in questo caso, forse avrei preferito la privacy al risparmio di tempo, le priorità vanno sempre rispettate… e invece no. Mi avvicino e iniziamo a compilare i dati, a voce alta.
“Motivo delle analisi?”, “Gravidanza.”
Ecco fatto, iniziano gli auguri dalla segretaria, dalla signora in sala d’aspetto ed anche da qualche passante che mi intravede dalla finestra e si gira sorridendo. Benone!
Fosse solo questo, mi sarebbe stato anche bene ma niente, ormai siamo una grande famiglia.
Oltre agli auguri, infatti, si va oltre con frasi del tipo “Goditi tutto, è una meraviglia!”, oppure “Sono sensazioni meravigliose da vivere” e altre espressioni di questo tipo, ho già perso i ricordi e la fantasia per argomentare. Anzi no, c’è anche un tuonante: “Attenzione solo a quando sarà nato/a, tanto avrai chi ti aiuterà vero? Per pulire casa, per cucinare. Sì soprattutto per cucinare”.
Lasciando davvero perdere questa ultima considerazione che prenderò sul serio solo ed esclusivamente ameno all’ottavo mese, io sinceramente sono molto felice che sia capitato, ma da quando ho avuto il più grande rantolo di gioia per la lieta notizia poi di bello non ho vissuto molto altro e le mie iniziali sensazioni mi dicono che potrebbe essere sempre peggio, riflettiamo sui sintomi del primo trimestre che ho avuto modo di vivere:
- Nausea tutte le mattine.
- Rigetto per il caffè e io vivo tra due bar, non vi dico che vita difficile dalla mattina alla sera!
- Difficoltà a dormire di lato, sempre causa nausea. Unica modalità possibile in stile egiziana rinchiusa in un sarcofago alias supina.
- Affaticamento nel camminare, nel fare le scale, nel portare pesi e stanchezza alla sera come se avessi scalato montagne per tutto il giorno.
- Particolare avversione per alcuni cibi.
- Nervosismo diffuso.
- Fastidio al seno.
- Pelle secca, a volte squamata, a volte arrossata a chiazze, soprattutto in viso.
- Peluria che cresce vertiginosamente e dopo aver buttato soldi e speranze in ennemila sedute di depilazione laser che, devo dirlo, stava funzionando a meraviglia.
- Minzione talmente frequente da avere una postazione smart direttamente in bagno.
Specifico, io sono solo e quasi al terzo mese.
“Scusi, non ho capito quale sia la parte meravigliosa?” o meglio “Se mi dice esattamente quale momento godermi, me lo segno per non perdermi nulla, davvero!”
Insomma, semplifico: per la signora era tutto meraviglioso e quindi – deduco – non ci sia una parte meravigliosa tranne la gioia di sapere di essere incinta, di esserci riuscita nonostante i mille “sei troppo avanti con l’età” e “sbrigati oppure il tuo utero non ce la farà e non solo quello”.
Ora, non mi aspetto che qualcosa cambi anche perché la nausea potrebbe finire a conclusione del terzo mese, ma poi crescerà la pancia e con essa arriveranno altre problematiche da gestire a cui sinceramente non voglio neppure pensare ora.
La mia conclusione è questa: non abbiate molte aspettative su questa condizione meravigliosa, ma se mai trovassi qualcosa di meraviglioso, sarete chiamate una ad una, giuro.
Al contrario chiunque sapesse di questo fatidico momento di felicità, atarassia e chissà che altro, vi prego di farmi sapere.
“Scusi, non ho capito quale sia la parte meravigliosa?” o meglio “Se mi dice esattamente quale momento godermi, me lo segno per non perdermi nulla, davvero!”