Torniamo a parlare di normative perché essere al passo con gli aggiornamenti legislativi è fondamentale per non perdere vantaggi importanti, soprattutto in termini di sostegno economico. Negli ultimi anni, il governo ha introdotto diverse normative per sostenere economicamente le madri, con l’obiettivo di favorire la natalità e supportare le famiglie. Tra le principali misure attualmente in vigore, abbiamo:
Assegno Unico e Universale per i Figli a Carico
L’Assegno Unico è un contributo mensile destinato a tutte le famiglie con figli, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età. L’importo varia in base all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e al numero di figli. L’Assegno Unico continua a rappresentare una delle principali forme di sostegno economico per le famiglie italiane e, per i nati nel 2025, l’importo sarà maggiorato del 50% durante il primo anno di vita del bambino.
Bonus Nascita
Introdotto un assegno una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025. Questo bonus è riservato alle famiglie con un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
Bonus Mamme Lavoratrici
Introdotto con la Legge di Bilancio 2024, questo bonus prevede un esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri con almeno due figli e un contratto a tempo indeterminato. Per il 2024, l’esonero è stato applicato anche alle madri con due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Dal 2025, il beneficio si applica alle madri con tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più giovane. L’esonero ha un limite massimo di 3.000 euro annui, riparametrato su base mensile. Inoltre, la decontribuzione, precedentemente riservata alle madri lavoratrici dipendenti, viene estesa alle lavoratrici autonome con almeno due figli e un reddito fino a 40.000 euro, a condizione che non rientrino nel regime forfettario.
Bonus Asilo Nido
Questo contributo è destinato al pagamento delle rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati, nonché per forme di supporto domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. L’importo massimo del bonus varia in base all’ISEE:
- Fino a 40.000 euro: 3.600 euro
- Superiore a 40.000 euro: 1.500 euro
Per i nuclei familiari con nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, con almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni e un ISEE minorenni fino a 40.000 euro, il contributo è elevato di 2.100 euro.
Nel 2025 il contributo per il pagamento delle rette degli asili nido diventa strutturale, con un importo massimo di 3.600 euro l’anno per le famiglie con un ISEE fino a 40.000 euro. Inoltre, l’assegno unico sarà escluso dal calcolo dell’ISEE, facilitando l’accesso al bonus.
Congedo Parentale
L’indennità per il congedo parentale aumenta all’80% della retribuzione per tre mesi, usufruibili entro il sesto anno di vita del bambino o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento.
Considerazioni Finali
È importante sottolineare che alcune di queste misure sono state abrogate o modificate con l’introduzione dell’Assegno Unico e Universale. Per questo, si consiglia di verificare l’attuale disponibilità e i requisiti di accesso per ciascun beneficio.
Le normative vigenti certamente offrono un sostegno significativo alle madri e alle famiglie, ma è fondamentale rimanere aggiornati sulle modifiche legislative e sulle modalità di accesso ai vari contributi, consultando fonti ufficiali e rivolgendosi agli enti preposti per ottenere informazioni dettagliate e personalizzate.
Fonte: IlSole24ore, Wired, Fisco e Tasse, Ticonsiglio, Informafamiglie
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